FABIO CAPRA
Brescia con entusiasmo
Varie
12/09/2012
Suona la campanella ... anche per il blog
Mocasina 1° Ottobre 1957
Fabio Capra
Esami di V Elementare 1962
Bresciaoggi 11.9.2012

La campanella suonata a mano dalla Rina scandiva le giornate di scuola: povere, felici e irripetibili!

Eccomi qua! I primi giorni di scuola in I Elementare a Mocasina, frazione del Comune di Calvagese della Riviera. Due aule, gabinetto in fondo al cortile, riscaldamento a legna. Nessun bidello. Una quarantina di alunni: I e II insieme, III e IV insieme, V classe di pomeriggio, perchè non c'erano aule a sufficienza. 

La mamma che emozionata mi consegna nelle mani della maestra. Il grembiulino, il fiocco, la cartella nuova, il pane fresco e forse il fruttino di marmellata. La maestra Adelaide che fa l'appello. La grossa lavagna nera e i gessi bianchi - quelli colorati erano custoditi gelosamente in un armadione di legno insieme al boccione dell'inchiostro nero - le prime aste. Il quaderno di Bella Copia, l'astuccio di legno. I disegni con le lettere dell'alfabeto alle pareti: maiuscole, minuscole, stampatello. Il crocifisso, in alto dietro la scrivania. La preghiera del mattino.

Il ritorno a casa saltando le "boiàse, i fic de càal e le pocie" in mezzo alla strada. I compiti sul tavolo in cucina, i giochi e il rosario, la sera. D'inverno in stalla, perchè .... si stava al caldo. Quanta nostalgia!

Non fatevi impressionare dalla "stilografica" che impugno per la prima volta. E' della maestra! Utilizzata da tutti per l'occasione fotografica. Per noi, prima la matita e la gomma, poi penna, pennino e inchiostro nero.

In quegli anni in Italia la scuola incominciava sempre il primo di ottobre. Il 4 era già vacanza, perchè ricorreva la festa di San Francesco, Patrono d'Italia. L'obbligo scolastico era assolto con l'esame di V elementare.

Nel 1963 l'obbligo sarà esteso alla 3 media "unificata", appunto perchè scomparivano l'avviamento al lavoro e la media tradizionale, che ho frequentato e superato regolarmente.

Nel 1959, dal paesino di campagna alla città. A Buffalora: classe nuova, tutti della stessa età. Sussidiario, libri e quaderni del Patronato Scolastico. Il bidello Giuseppe con la "stròpa" che faceva sibilare con arte e autorità. La refezione con il pasto di mezzogiorno, tra le lezioni del mattino e del pomeriggio. Quante novità!

Altra fotografia ricordo di V Elementare, in occasione degli esami. In mezzo alla classe il mitico maestro MANFREDI, già Sindaco di Toscolano Maderno. Le classi maschili erano ospitate presso l'Oratorio. Molti i ripetenti. Nessuna femmina, perchè una seconda V elementare raccoglieva tutte le bambine di Buffalora e Bettole presso la Scuola Elementare "Bellini".

Sempre due calci ad un vecchio pallone scucito durante la ricreazione. Mi sono ritrovato milanista, obbligato dal numero "dispari" degli alunni della classe, perchè ultimo arrivato.

Oggi, 12 settembre 2012, prima campanella per 198.000 studenti della Provincia di Brescia. 17,25% dei quali stranieri. Sarebbe proprio il caso di dire ANCORA stranieri, visto che più della metà sono nati in Italia! Un paradosso e una vergogna.

Tutto griffato. Dall'abbigliamento allo zainetto. Dal quaderno al diario. Anche la merendita è rigorosamente di marca. Lo smart phone, il tablet, l'mp3, l'ipad 4, il bluetooth, il pedibus. Com'è cambiato il mondo! 

Ho voluto inaugurare il mio blog proprio oggi, primo giorno di scuola per l'importanza che ha avuto sulla mia educazione e nella mia vita professionale. Ho studiato, mi sono laureato da adulto. E per 40 anni mi sono occupato di Formazione Professionale, avendo cura di migliaia di giovani, che ricordo tutti con grande affetto.

Diceva don Lorenzo Milani nella "Lettera ai giudici" «Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande I CARE. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori di "me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego"».

Nella stagione dei wireless, anche ad uno come me, cresciuto con la lavagna nera e il gesso bianco, stanno a cuore le novità e interessa la comunicazione. « Non semplicemente per soddisfare il desiderio di essere presenti, ma perché questa rete è parte integrante della vita umana. Il web sta contribuendo allo sviluppo di nuove e più complesse forme di coscienza intellettuale e spirituale, di consapevolezza condivisa. [...] Anche nell'era digitale, ciascuno è posto di fronte alla necessità di essere persona autentica e riflessiva. Del resto, le dinamiche proprie dei social network mostrano che la persona è sempre coinvolta in ciò che comunica. Quando le persone si scambiano informazioni, stanno già condividendo se stesse, la loro visione del mondo, le loro speranze, i loro ideali». (Dal messaggio di Benedetto XVI per la 45 a Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali).

Se ABITANTI DELLA RETE dobbiamo essere, che le persone abbiano sempre un nome, un volto e una bella storia da raccontare. 


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