Non una giornata qualsiasi, ma nemmeno una festa qualsiasi.
L'8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna, non la Festa della donna, per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze, cui sono ancora vittime in molte parti del mondo. Troppe violenze, non adeguatamente punite.
Vicinanza alle donne in cerca di lavoro, dunque. Solidarietà alle donne oggetto di volenza. E auguri a tutte le donne, alle quali dedico questa pagina del blog. In particolare a mia moglie, che amo, con la quale condivido la vita da 38 anni; a mia figlia, che mi regala la gioia di essere padre e, presto, nonno. Auguri a tutte le donne che accompagnano i loro uomini nell'impegno sociale e politico. Auguri alle donne direttamente impegnate in politica.
C'è modo e modo per "festeggiare" l'8 marzo. Certamente non partecipando al concorso "il perizoma più seducente della Valtenesi", che si svolge in una nota birreria di Padenghe, appunto la sera dell'8. Ancora una volta, infatti, è la festa della donna-oggetto, icona di una società sessista. Una donna senza fede e senza veli: da sogno, usuberante, sexy, sempre informa, piacente, photoshopata. Oppure la donna della tv per bene e della pubblicità: acqua e sapone, casalinga o mamma spensierata, che conversa con l'amica, purchè si parli detergenti e biscotti. Volenti o nolenti, questi sono purtroppo i modelli di riferimento designati dall’era contemporanea.
Anna Magnani, in tutta la sua autenticità, al truccatore che voleva coprire le rughe prima di entrare in scena, diceva:
«Lasciamele tutte,
non me ne togliere
nemmeno una,
ci ho messo una vita a farmele».
Grande Anna! Anche dopo tanti anni, icona di una donna popolare, di classe, orgogliosa, battagliera, compagna e madre. Lo sguardo fiero, gli occhi pieni di luce e passione. Bella come il sole. Pare ancora di sentire il suo grido ... FRANCESCOOO! in "Roma Città aperta". Il viso e le rughe di Anna sono il simbolo della donna che l'8 marzo vuole celebrare. Simbolo di un'Italia, che lotta, prega, lavora, studia, soffre e spera. Auguri italiane.