FABIO CAPRA
Brescia con entusiasmo
Politica, elezioni, primarie
15/10/2014
Dalla Provincia all'Area Vasta
Le ragioni di una sconfitta
Cambio di Presidenza
Bresciaoggi 14 ottobre 2014

«La situazione politica in Italia è grave, ma non è seria»

(Ennio Flaiano)

Domenica 12 ottobre si sono svolte le elezioni del Presidente e del Consiglio dell'Area Vasta di Brescia, come vuole il DECRETO DEL RIO, in sostituzione della vecchia Provincia, non ancora abolita necessitando una Legge Costituzionale. 

Sono in divenire le competenze che spetteranno a questo nuovo Ente. E molta preoccupazione suscita l'incertezza del ruolo, considerata la grande tradizione amministrativa che sempre ha caratterizzato la Provincia di Brescia.

Qui preme un commento sul risultato della consultazione, che per la prima volta non chiamato al voto i cittadini, ma solamente i sindaci e i consiglieri di tutti i comuni bresciani.

Riprendendo ieri un post dell'amico Claudio Buizza ho già commentato a caldo il risultato delle elezioni provinciali: vittoria (scontata) di Mottinelli, secca sconfitta del Pd, della linea politica, di coloro i quali hanno deciso questa innaturale alleanza; dei soliti notabili PD che nelle segrete stanze l’han suggerita. Di quelli che l’hanno accettata senza battersi, come si doveva, fino in fondo; tra questi, IO!

Dunque, anche una sconfitta personale, dalla quale subito mi rialzo, senza rimpianti, con la passione di sempre. Nemmeno con la rabbia verso chi ti ha promesso un sostegno che però non si è concretizzato. Questa volta si è ragionato e si è preferenziato per CORRENTI e ZONE: non facendo parte di alcuna corrente, non ho raccolto consensi dai sodali; avendo condiviso le decisioni dell'Assemblea cittadina e del Gruppo Consiliare del Comune di Brescia ho raccolto il massimo che si poteva. Grazie e via.

No, dalle colonne della stampa cittadina gli strateghi, dati alla mano, confermano il successo e mi spiegano che “forse è stato un errore candidare tre esponenti della Loggia, in questo modo sono andati dispersi i voti”. Tante grazie, ma non sono gli stessi che erano certi di una vittoria piena. Che hanno continuato a sostenere, matematici, “eletti 11 del listone, 8 Pd”. Se così fosse stato, tutti e 3 i consiglieri PD del comune capoluogo sarebbero stati eletti. O no? 

E candidarne ben 4 della Valtrompia è forse rappresentativo del territorio provinciale? Ricordo che 6 dei 9 consiglieri provinciali uscenti erano stati eletti con i voti del Comune di Brescia. Che il Pd in città ha raccolto un rotondo 47%

Per favore, gustiamoci l’elezione di Gigi e spegniamo le sirene del successo. Rimotiviamo i nostri amministratori locali: quelli che non sono andati a votare (tanti, troppi) e quelli che lo hanno fatto (poco convintamente) solo per il bene del PD. Tutti contrari al listone, ad un accordo innaturale con FI, NCD e UDC

Infine, attrezziamoci a spiegare a quelli che governano con noi la città e molti altri comuni della provincia come è possibile un governo della nuova Area Vasta senza di loro. A meno che lo stratega di turno abbia già trovato il modo per passare dalle larghe alle “extralarge” intese.

7° compleanno del Partito Democratico. Festeggiato con una vittoria stitica; un successo, "dati alla mano", secondo i remigini. Non commentano i Grandi, i suggeritori di questo strepitoso autogol. 

Auguri a Mottinelli, che avrà bisogno dell'aiuto di tutti. Forza Gigi. Buon lavoro.

Aveva proprio ragione Ennio Flaiano: «La situazione politica in Italia è grave, ma non è seria».

 


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